Qualcuno un giorno mi ha detto: Solo chi ha il caos dentro può generare una stella danzante (Nietzsche).

Non ho mai trovato nulla di più indicato e delicato per descrivere (e giustificare, diciamocelo) quel moto perpetuo che mi accompagna da una vita.

Caos. Si chiama caos e ora lo so.

C’è chi da piccola diceva a mia madre “è già una leader” che altro non significava che “signora, abbia pazienza, ha tutta la nostra comprensione”.

Cambiare idea, scegliere di non farsi sopraffare dalla noia, pensare che la monotonia sia la peggio cosa che possa capitare e sposare il detto “chi si ferma è perduto”.

A volte penso che questa irrequietezza sia il mio peggior difetto, altri giorni lo trovo il più meraviglioso dei pregi.