Che ottobre non sia un mese che amo ormai l’ho capito. Troppa fatica, questo è quello che mi rimane sempre addosso di questo mese un po’ strano e malinconico.

Arrivato e poi finito in un attimo.

Fatto di settimane estive e poi giorni rigidi da sciarpa e piumino.

Una cosa bella di ottobre: ho iniziato yoga, ed è stato subito amore.

Poi ci sono stati eventi, incontri, riunioni, trasferte. Nuovi progetti entrati in corsa, incastrati ad arte in un piano di lavoro già stabilito e, per fortuna, denso di cose.

C’è stato poi il tempo, sempre più simile a un bisogno vitale, per staccare e smettere di correre, i week end da tirare il fiato, le festicciole, le mascherate, i sorrisi e gli abbracci.

Che ottobre non sia un mese che amo, lo so, però stavolta non è stato poi così malinconico e grigio come me l’aspettavo. Ne esco felice, stanca ma felice.