Ho letto un libro questa estate, un romanzo che racconta di vita, amicizia, scelte, momenti.

Soprattutto di un momento, il momento migliore della tua vita.

Ma non il primo. Il secondo.

Perché proprio quello, vien da chiedersi? Cos’è questo “secondo momento migliore”?

Ti rispondo con una domanda (che lo so che non si fa, perdonami dai)

Il primo momento della tua vita nel quale hai pensato a chi saresti voluto diventare da grande, a cosa avresti voluto fare, te lo ricordi?

Io no. Però mi ricordo il secondo.

Il secondo momento migliore è quello che di solito vivi nell’età adulta, quando hai maggior consapevolezza di chi sei diventato. Magari quello che arriva quando ti guardi allo specchio e non ti riconosci più.

Ecco, questo momento arriva un po’ per tutti, è il momento delle riflessioni, dei pensieri, dei ricordi.

Cos’è che volevo fare quando avevo vent’anni? Ah sì, volevo girare il mondo in moto oppure vendere focaccia in Liguria. E ora cosa faccio? Vendo la focaccia di Recco? NO. Ecco.

Il secondo momento migliore è la tua occasione, la chance per capire se davvero hai seguito i tuoi sogni di adolescente, oppure in corsa quei sogni li hai cambiati, oppure te li sei semplicemente dimenticati perché la vita ti ha portato altrove.

Quel momento, quando arriva, ti offre un’opportunità, quella di fermarti e cambiare strada.

Io quel momento – il secondo – me lo ricordo bene, mi è capitato un paio di anni fa.

E lo aspettavo da tanto.

Oggi è la giornata del #SOCIALBOOKDAY, «un invito alla lettura globale, che parte dalle pagine e le community dedicate ai libri per coinvolgere tutti», questa breve riflessione ti invita alla scoperta di questo libro e oggi mi pareva proprio il giorno giusto per condividerla.